Terrorismo

Attentati a Bruxelles: Boncompagni, “forse la punta di un iceberg, regia organizzata che guida gruppo di fanatici”

(Bruxelles) “È un attacco simbolico al cuore delle istituzioni e alla vocazione internazionale di Bruxelles, che va molto oltre la dolorosa gravità delle conseguenze immediate”. Angiolo Boncompagni è un funzionario italiano che lavora nella capitale belga. Gli attacchi terroristici all’aeroporto e alla metropolitana – luoghi che Boncompagni frequenta spesso – sollecitano alcune riflessioni che vanno oltre la cronaca. Al Sir confida: “Ciò che accade è una pesante provocazione che arriva nel corso di sfide sociali delicatissime, richiamando gli anni bui del terrorismo in Italia. Forse è solo la punta dell’iceberg di una lucida organizzazione tecnocratica capace di guidare un gruppo di fanatici”. Proprio in questi momenti giungono rivendicazioni degli attentati dall’Isis. Boncompagni riprende: “La storia dell’integrazione europea, grande processo di pace, ci lascia la speranza di saper suscitare nuove risorse coerenti, adeguate all’epoca di cambiamenti inediti e irreversibili di questa generazione”.