Ambiente
“Dare corpo e sostanza alla proposta delle Regioni andando a votare perché l’ambiente ci interessa, il mare ci interessa e interessa non solo a noi ma al nostro futuro e a quello dei nostri figli. Democrazia è partecipazione”. Mentre manca meno di un mese al referendum del 17 aprile sulle trivelle, si conclude con questo invito il comunicato della Pastorale regionale sociale e lavoro del Piemonte, a firma del direttore don Flavio Luciano e del vescovo delegato monsignor Marco Arnolfo. Nella nota, diffusa oggi, la Commissione osserva come la questione riguardi anche i piemontesi perché le coste italiane “sono un bene di tutta la nostra patria, sono patrimonio comune a tutti e come tale va tutelato a fronte di uno sfruttamento che può recare danni al paesaggio, al patrimonio biologico marino, alle popolazioni locali che vivono di pesca e di turismo e rischia di produrre un inquinamento difficile da sanare”. La Commissione aveva già espresso perplessità sul progetto di effettuare trivellazioni nelle province di Biella, Novara e Vercelli e, “in comunione col parere delle Commissioni della Psl delle Regioni coinvolte, reitera anche in questa circostanza le proprie inquietudini a fronte di un disegno che fa parte di un modo di procedere non condivisibile. Infatti se le popolazioni che vivono in un territorio, che lo hanno fin qui abitato e coltivato esprimono a tutti i livelli un netto diniego a questi progetti, non si vede l’opportunità e la giustezza di decisioni che saranno assunte dall’alto in nome di interessi superiori tutti da verificare e valutare”. Se otterrà il quorum, questo referendum, si legge nella nota, risultare “un forte segnale politico affinché le scelte economiche ed energetiche nel nostro paese cambino radicalmente, aprendo, davvero, l’era delle energie rinnovabili e con esse gli stili di vita, i modelli produttivi e di consumo diventino tutti più improntati al risparmio ed all’efficienza energetica e alla sobrietà, nel rispetto degli obiettivi di Cop 21 e nello spirito della Laudato Sì’ di Papa Francesco”.