Settimana Santa
“In questa Settimana Santa mettiamoci in silenzio davanti al crocifisso per meditare e per pregare, ma mettiamoci davanti ai tanti crocifissi che ci offre e ci presenta la vita: mettiamoci accanto alle persone sofferenti, accanto alle persone sole, accanto alle persone che si sentono senza speranza”. L’invito è arrivato ieri dal vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva: “Guardando attorno a noi – ha aggiunto – ci lamentiamo che le cose non funzionano, ce la prendiamo sempre con gli altri: in tutto ciò che non va bene c’è, però, sempre qualcosa di nostro. Allo stesso modo – ha suggerito il presule – ognuno deve metterci qualcosa di buono per migliorare la società”. Il vescovo della Locride si è quindi soffermato sul perdono, da “chiedere e da offrire”. “Dobbiamo recuperare, nell’esperienza personale, l’amore che è misericordia e perdono. Siamo tutti giudici e tutti bravi a togliere la pagliuzza dall’occhio del vicino, ma anche per chi è condannato con sentenza definitiva, come lo erano i due ladroni crocifissi con Gesù, ci deve essere speranza, se sa riconoscere le tenebre del peccato commesso, così come ha fatto il buon ladrone”, ha sottolineato, aggiungendo che “l’anno giubilare ci ricorda la misericordia di Dio” e per questo dobbiamo predisporre “il nostro animo per chiedere perdono al Signore dei nostri peccati, ma anche per essere pronti a perdonare chi ci ha fatto del male”.