Microstoria

Monsignor Galantino: sul Sole 24 Ore, Papa Francesco, i ragazzi di Cerignola e l’apertura al nuovo

Un “ritorno a Sud”, nella propria terra, a Cerignola, in “quella parte di cielo che ci portiamo in terra per le esperienze più profonde”. A raccontarlo, dalle colonne del “Sole 24 Ore”, è oggi monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Durante l’ ordinazione vescovile del nuovo vescovo di Andria, scrive, “non ho potuto non ricordare che l’ indomani ricorrevano tre anni dall’elezione di Papa Francesco, proprio lui che avrebbe cambiato parte della mia vita”. “Nessuno può esercitare il suo servizio armato soltanto di un mandato; tantomeno può farlo confidando solo sui suoi progetti e sulle sue capacità”, osserva ricordando la sera di quel 13 marzo di tre anni fa, quando Francesco “chiese la preghiera di chi forse non lo conosceva ma che, a partire da quella richiesta, si sentì subito amato e tenuto in conto”. “Dall incontro con i volti e le storie che incontriamo sulla nostra strada prende corpo ogni autentico servizio: compresi quello religioso a quello politico”, afferma il segretario della Cei sulla scorta dello stile di Papa Francesco che la gente ha cominciato da subito ad amare: “Solo chi è capace di liberarsi dalla malattia dell’autoreferenzialità immette gioia nelle strade, spesso cariche di delusione, degli uomini e delle donne di oggi”. “L’amore dovrebbe essere contagioso, ma è un contagio lento”, prosegue, citando l’incontro con i ragazzi di una scuola superiore, che a Cerignola hanno partecipato a un bando per il recupero del territorio, in un Paese come l’Italia in cui c’è molta “pseudo-innovazione” e “poco senso della storia”.  “Per fortuna”, però, “i ragazzi riempiono i bandi con le loro idee, ci mettono il loro tempo, scoprono luoghi difficili della loro città, come questa famosa ‘Terra Vecchia’ che dal 1948, nella mia Cerignola, non trova pace”. Una “microstoria”, conclude Galantino, che ricorda  ciò che fece la giovane insegnante di cui parla Chesterton: “In un rione malfamato di Londra nessuno voleva andarci. Ci andò una giovane insegnante che, col suo impegno coinvolgente contribuì a rendere bello e vivibile quel quartiere. Da Pimlico alla Terra Vecchia all’ Italia, il passo è sempre breve quando vi sono persone disposte a spendersi osando”.