Accoglienza profughi

Gualzetti (Caritas ambrosiana): a Milano oltre 1000 posti in 109 strutture

A Milano e nelle provincie di Varese e Lecco sono stati messi a disposizione per l’accoglienza dei profughi altri 240 posti – 150 messi nelle parrocchie e 90 offerti dagli istituti religiosi – che portano a oltre 1000 i posti gestiti nella diocesi di Milano dalle realtà ecclesiali, in 109 strutture. Lo ha annunciato ieri a Milano, durante la Fiera “Fà la cosa giusta” il vicedirettore di Caritas ambrosiana Luciano Gualzetti. Dopo gli appelli di Papa Francesco e del cardinale Angelo Scola e grazie alle accelerazioni imposte dal ministero alle prefetture,  Caritas ambrosiana ha allestito questi mini-centri, collocati per lo più in appartamenti, per ospitare nuclei familiari o al massimo 4-5 persone. Questo permetterà di liberare o alleggerire le strutture di prima accoglienza e di avviare percorsi d’integrazione, contando oltre che sui servizi, stabiliti dalle convezioni, anche sul contributo dei volontari e della rete di rapporti delle comunità: corsi di lingua, formazione professionale, ricerca attiva del lavoro.  “Grazie all’implementazione del sistema di accoglienza diocesano – ha spiegato Gualzetti – oggi siamo in grado di iniziare con chi avrà ottenuto il riconoscimento al diritto di asilo il percorso per l’inserimento all’interno delle nostre comunità, con quell’approccio vincente che abbiamo già sperimentato durante la cosiddetta emergenza Nord Africa tra il 2001 e il 2013”.  Però, mette in guardia il vicedirettore di Caritas ambrosiana, “senza un nuovo quadro di regole europee Milano potrebbe trovarsi a fare i conti di nuovo con una situazione difficile causata, da un lato, dai rifugiati respinti in Italia dagli altri Paesi europei e, dall’altro, con i migranti respinti dagli hotspot ma non rimpatriati, i quali, senza un permesso di soggiorno, sarebbero dei clandestini a quali non si potrà offrire nessuna vera opportunità”.