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Diocesi: Siracusa, domenica verrà “riconsegnata” la prima cattedrale

Sarà ufficialmente riconsegnata domani, 20 marzo, alle ore 10,  la basilica di San Giovanni Evangelista, a Siracusa. Saranno presenti l’arcivescovo, monsignor  Salvatore Pappalardo, con il parroco don Giuliano Gallone, e la soprintendente ai beni culturali, Rosalba Panvini, insieme al direttore dei lavori Aldo Spataro e al responsabile unico del procedimento Paolo Tiralongo. I lavori di restauro, consolidamento e valorizzazione del complesso di San Giovanni  alle catacombe in Siracusa – informa la diocesi siciliana –  iniziati nel giugno 2014 e consegnati all’inizio di quest’anno, sono costati 1.748mila euro. È stato redatto, inoltre, il progetto di restauro della Cripta di San Marciano per l’importo di 300.000 euro. I lavori sono stati consegnati ad agosto scorso e sono durati cinque mesi. “È la prima cattedrale di Siracusa”, ha detto monsignor Sebastiano Amenta, vicario  generale dell’arcidiocesi: “L’intero complesso, con la cripta e le catacombe, evoca  la Chiesa delle origini e aiuta i cristiani a riscoprire la propria identità e le proprie  radici. Secondo la tradizione, San Marciano, discepolo di San Pietro, è il primo vescovo.  Una Chiesa che annovera anche la sosta dell’apostolo Paolo”. I lavori alla basilica e all’intero complesso, ha aggiunto la soprintendente Rosalba Panvini, “hanno permesso anche di far ritornare nell’antico splendore l’affresco con la raffigurazione di san Marciano”. In tutta l’area si è svolto uno scavo archeologico con il ritrovamento di numerose tombe a deposizione singola e multipla, dentro le quali sono stati ritrovati frammenti ceramici  di vari periodi storici, monete greche e bizantine ed accessori quali fibbie, spille, che
hanno permesso la datazione di alcuni livelli stratigrafici. La difficoltà dell’intervento si è palesata sia nel ritrovamento di stratificazioni archeologiche, che vanno dalla fase paleocristiana, alla bizantina fino a quella normanna; sia nelle trasformazioni subite dalla basilica nel 1400 e, soprattutto, dopo il sisma del 1693 quando è stata riedificata con una rotazione dell’impianto originario.