Giornalismo

Media: Padula (Aiart), “un grande progetto formativo di rieducazione alla visione”

“Educare. Formare. Tutelare. Costruire reti e ponti. Sollecitare il senso critico. Difendere i minori. Tutto questo attraverso una prospettiva cristianamente ispirata”. Sono queste alcune delle prerogative che caratterizzeranno la presidenza dell’Aiart (Associazione spettatori d’ispirazione cattolica). Lo scrive il presidente Massimiliano Padula in un editoriale pubblicato nell’ultimo numero del “Telespettatore”. I media “sono cultura. Creano antropologia e costruiscono relazioni”, ma, osserva Padula, “possono anche appannare la mente, ferire le coscienze, minare la dignità, promuovere ideologie discutibili, diventare luoghi per azioni sconvenienti”. Quindi, “interpretarli, usarli, abitarli, diventa l’unica chance affinché essi possono porsi al servizio dell’uomo e non servirsi di esso”. L’Aiart, sottolinea Padula, “seguirà questa idea dando spazio all’uomo inteso come medium straordinario, sia nel bene che nel male. E lo farà anzitutto con un grande progetto formativo di ‘rieducazione alla visione’ che abbraccerà i suoi soci ma non solo”. Inoltre, guarderà “a tutte le realtà che vorranno interagire con noi e vorranno considerarci un interlocutore affidabile e competente”. Lo scopo è “rieducarci per discernere, per capire gli anfratti più profondi della contemporaneità mediale e fronteggiarne i suoi rischi. Questo l’impegno. Questo lo scenario nuovo che auspico”.