Penitenza

Papa Francesco: Angelus, “non è mai troppo tardi per convertirsi”, “non giudicare mai gli altri”

“Non è mai troppo tardi per convertirsi, mai! Fino all’ultimo momento: la pazienza di Dio che ci aspetta”. È l’appello del Papa alle migliaia di fedeli riunite ieri in piazza San Pietro per l’Angelus, ai quali ha raccontato a braccio “quella piccola storia di santa Teresa di Gesù Bambino, quando pregava per quell’uomo condannato a morte, un criminale, che non voleva ricevere il conforto della Chiesa, respingeva il sacerdote, non voleva: voleva morire così. E lei pregava, nel convento. E quando quell’uomo era lì, proprio al momento di essere ucciso, si rivolge al sacerdote, prende il Crocifisso e lo bacia”. “La pazienza di Dio!”, ha esclamato Francesco: “E fa lo stesso anche con noi, con tutti noi! Quante volte – noi non lo sappiamo, lo sapremo in Cielo –, quante volte noi siamo lì, lì… e il Signore ci salva: ci salva perché ha una grande pazienza per noi. E questa è la sua misericordia”. “Mai è tardi per convertirci, ma è urgente, è ora! Incominciamo oggi”, l’invito del Papa, che ha chiesto di “non giudicare mai gli altri, ma a lasciarci provocare dalle disgrazie quotidiane per fare un serio esame di coscienza e ravvederci”. A partire da questo anno giubilare, occasione in cui gustare “l’invincibile pazienza di Gesù”, la sua “irriducibile preoccupazione per i peccatori”, tipica anche di tutte le Quaresime, che “ci vengono offerte come occasioni di ravvedimento e di salvezza”.