Cinema

Oscar 2016: Fondazione EdS, “cerimonia e verdetti senza troppi sussulti”

“Cerimonia (e verdetti) senza troppi sussulti quella degli 88° Academy Awards, che in cambio riserva molto materiale per la storia”. È il commento di cinematografo.it, portale della Fondazione Ente dello Spettacolo (EdS), agli Oscar 2016. “Nonostante non abbiano vinto in nessuna delle categorie che contano – osserva Gianluca Arnone, giornalista e critico cinematografico della Fondazione EdS – gli australiani ricorderanno a lungo questi Academy Awards come l’edizione col massimo numero di riconoscimenti per la ‘terra dei canguri’: ben sei, tutti arraffati s’intende da ‘Mad Max: Fury Road’ di George Miller (montaggio, trucco, sound editing, sound mixing, costumi, scenografia). Di più: i dodici premiati del film erano tutti alla loro prima candidatura in carriera. E a proposito di primati, salta all’occhio il terzo Oscar consecutivo per Emmanuel Lubezki (‘Revenant’), che nella cinquina qualitativamente più alta di quest’edizione, quella dei direttori della fotografia, ha avuto la meglio tra gli altri su Roger Deakins di ‘Sicario’, tornato a casa a mani vuote per la tredicesima volta in carriera”. Per Arnone, “tra i grandi sconfitti di questa edizione va citato anche ‘Star Wars – Il risveglio della forza’, ovvero il maggiore incasso nella storia degli Stati Uniti e il terzo di sempre nel mondo (oltre 2 miliardi di dollari worldwide), capace di uscire sconfitto da tutte e cinque le categorie di premio nelle quali era nominato”. Tra le delusioni va anche citato Sylvester Stallone, “la cui vittoria sembrava scritta nelle stelle: una candidatura ottenuta con la performance forse più acciaccata e nostalgica della sua lunga carriera, nel film – ‘Creed’ – che sancisce il definitivo tramonto del personaggio Rocky e il necessario passaggio di consegne nella saga (al pugile più giovane, figlio del suo acerrimo sfidante)”. Venendo ai premi assegnati: “Se l’affermazione come miglior film del ‘Caso Spotlight’ rimette a posto un po’ di cose che sembravano in discussione dopo gli ultimi allarmanti pronostici, frenando le ambizioni della lobby messicana a Hollywood – ma con ‘Revenant’ Inarritu bissa l’Oscar alla regia, dopo quello ottenuto lo scorso anno per ‘Birdman’ – è certamente la vittoria di Di Caprio tra gli attori protagonisti la più grande notizia di questa edizione”.