Ecclesiologia

Sinodo dei vescovi: gli esiti di un seminario di studi. La “dimensione costitutiva” della sinodalità

“A cinquant’anni dall’Apostolica Sollicitudo. Il Sinodo dei Vescovi al servizio di una Chiesa sinodale”: è il titolo del seminario di studio svoltosi dal 6 al 9 febbraio – del quale fornisce oggi un resoconto la Sala stampa vaticana –, organizzato dalla Segreteria generale del Sinodo. Lo scopo delle giornate di studio “è stato quello di approfondire il discorso che il Santo Padre Francesco ha pronunciato il 17 ottobre 2015 in occasione della commemorazione del cinquantesimo anniversario dell’istituzione da parte del Beato Paolo VI del Sinodo dei Vescovi”. Al Seminario hanno partecipato numerosi docenti di ecclesiologia e di diritto canonico provenienti da diverse Università e Facoltà ecclesiastiche del mondo. “Durante i lavori – si legge in una nota – è emersa l’esigenza di inquadrare il Sinodo dei vescovi nella cornice più ampia di un’ecclesiologia sinodale, in analogia con il mistero di unità, nella distinzione, della Santissima Trinità. Questa prospettiva porta a concepire l’autorità episcopale ‘in Synodo’ come servizio al Popolo di Dio, di cui si riconosce la dignità sacerdotale fondata sul Battesimo”. Si è riflettuto sul fatto che “quando Papa Francesco parla della sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, invita a superare l’autoreferenzialità dei ministri ordinati, per tornare a concepire i vescovi come coloro che – secondo l’insegnamento di Lumen gentium 23 – rappresentano singolarmente la propria Chiesa e collegialmente la Chiesa intera, rendendo il Collegio episcopale l’epifania della communio Ecclesiarum”.

Nel caso specifico del Sinodo dei Vescovi, “la riscoperta della soggettività del Popolo di Dio e della relazione costitutiva che ciascun vescovo intrattiene con la propria Chiesa e simultaneamente con la Chiesa universale, richiede di considerare nei processi sinodali non solo il Vescovo di Roma e l’episcopato, ma anche i fedeli. Ciò domanda di ripensare i tre momenti fondamentali nei quali si articola l’attività sinodale: la preparazione, la celebrazione, l’attuazione, considerati come le tappe consecutive di un processo sinodale in cui il raduno assembleare è la fase culminante”. Inoltre, “in vista di una revisione della normativa sul Sinodo dei Vescovi si è auspicato di premettere un proemio dottrinale, che radichi strutturalmente il Sinodo nel contesto di una ecclesiologia sinodale”. Durante il seminario si è riflettuto anche sulla sinodalità della Chiesa particolare, partendo dalle parrocchie, sulla sinodalità delle cosiddette istanze ecclesiali intermedie, tra le quali le Conferenze episcopali, sulla sinodalità degli organismi centrali della Chiesa, tra i quali occorre annoverare – oltre al Sinodo dei Vescovi – la Curia romana. “I lavori del Simposio si sono conclusi con la consapevolezza che il discorso tenuto dal Santo Padre per il cinquantesimo anniversario del Sinodo dei Vescovi, è uno dei testi programmatici e teologicamente più impegnativi per la Chiesa”.