Viaggio apostolico

Papa in Messico: ai carcerati, “il reinserimento comincia fuori”, serve “salute sociale”

“La misericordia divina ci ricorda che le carceri sono un sintomo di come stiamo come società, in molti casi sono un sintomo di silenzi e omissioni provocate dalla cultura dello scarto”. Ne è convinto il Papa, che dal penitenziario di Cereso ha affermato che le carceri “sono un sintomo di una cultura che ha smesso di scommettere sulla vita, di una società che è andata abbandonando i suoi figli”. “La misericordia ci ricorda che il reinserimento non comincia qui tra queste pareti, ma che comincia prima, fuori, nelle vie della città”, ha ammonito Francesco: “Il reinserimento o la riabilitazione comincia creando un sistema che potremmo chiamare di salute sociale, vale a dire, una società che cerchi di non ammalarsi inquinando le relazioni nel quartiere, nelle scuole, nelle piazze, nelle vie, nelle abitazioni, in tutto lo spettro sociale. Un sistema di salute sociale che faccia in modo di generare una cultura che sia efficace e che cerchi di prevenire quelle situazioni, quelle vie che finiscono per ferire e deteriorare il tessuto sociale”.