Viaggio apostolico

Papa in Messico: Messa a San Cristobal, “hanno cercato di anestetizzarci l’anima”, ma “creato alza la voce”

“In molte forme e molti modi si è voluto far tacere e cancellare questo anelito, in molti modi hanno cercato di anestetizzarci l’anima, in molte forme hanno preteso di mandare in letargo e addormentare la vita dei nostri bambini e giovani con l’insinuazione che niente può cambiare o che sono sogni impossibili”. Dal Chiapas, confine d’ingresso dei migranti a meno di 200 chilometri di distanza dalla frontiera con il Guatemala, il Papa non ha paura di alzare la voce di fronte alle ingiustizie subite dalle comunità indigene locali, alle quali la Messa a San Cristobal de las Casas è dedicata. “Davanti a queste forme, anche il creato sa alzare la sua voce”, il suo monito, tratto dalla Laudato si’: “Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che geme e soffre le doglie del parto”.