Quaresima
La “tentazione di blindare le porte”, “la vergogna ad aprire la porta segreta del cuore”, l’insidia di “allontanarci dalla porta”. Sono i tre “ostacoli che chiudono le porte del cuore”, dai quali il Papa ha messo in guardia, all’inizio della Quaresima. “C’è la tentazione di blindare le porte – ha spiegato nella Messa delle Ceneri celebrata nella basilica di San Pietro insieme ai Missionari della Misericordia – ossia di convivere col proprio peccato, minimizzandolo, giustificandosi sempre, pensando di non essere peggiori degli altri”. “Così, però, si chiudono le serrature dell’anima e si rimane chiusi dentro, prigionieri del male”, ha stigmatizzato Francesco, secondo il quale “un altro ostacolo è la vergogna ad aprire la porta segreta del cuore”. “La vergogna – ha precisato subito dopo il Papa – è un buon sintomo, perché indica che vogliamo staccarci dal male; tuttavia non deve mai trasformarsi in timore o paura”. Infine, “c’è una terza insidia, quella di allontanarci dalla porta: succede – ha spiegato Francesco – quando ci rintaniamo nelle nostre miserie, quando rimuginiamo continuamente, collegando fra loro le cose negative, fino a inabissarci nelle cantine più buie dell’anima. Allora diventiamo persino familiari della tristezza che non vogliamo, ci scoraggiamo e siamo più deboli di fronte alle tentazioni”. “Questo avviene perché rimaniamo soli con noi stessi, chiudendoci e fuggendo dalla luce, mentre soltanto la grazia del Signore ci libera”, l’ammonimento del Papa. “Lasciamoci riconciliare, ascoltiamo Gesù che dice a chi è stanco e oppresso ‘venite a me'”, l’invito di Francesco sulla scorta del Vangelo: “Non rimanere in se stessi, ma andare da Lui! Lì ci sono ristoro e pace”.