Quaresima

Monsignor Galantino: “abbandonare strada dell’apparenza, riconciliarsi con se stessi, invocare bontà di Dio”

foto SIR/Marco Calvarese

“La Parola di Dio che abbiamo ascoltato e l’austero rito delle ceneri ci indicano la strada per essere anche noi uomini e donne capaci di abbandonare l’andamento piatto, banale della nostra storia e di vivere una vita segnata serenamente dal coraggio, dalla passione nuova, che è capace di mettere dentro di noi lo Spirito del Risorto”. Lo ha sottolineato, stamattina, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, nell’omelia della Santa Messa con imposizione delle ceneri, che apre il cammino della Quaresima, che è stata celebrata a Roma, nella Cappella della Cei, per i giornalisti accreditati presso l’Ufficio per le comunicazioni sociali della Cei. Il presule ha ricordato che “i continui richiami del Papa che ci sta dicendo con tanta chiarezza che nella Chiesa, oltre a esserci uomini e donne malati di potere e di carrierismo, ci sono uomini anche educati dalla Parola di Dio, capaci di riconoscere i propri limiti e di fare scelte significative”. Di qui l’invito a fare nostri alcuni impegni in Quaresima: “Abbandonare la strada dell’apparenza; vivere da uomini e donne riconciliati prima di tutto con noi stessi” in modo da “incrociare lo sguardo misericordioso del Signore; invocare continuamente la bontà paterna del Signore tutte le volte che percorriamo la strade del peccato”.