Finanza

Economia: Dombrovskis (Commissione), “bad bank” italiana “non è aiuto di Stato”. Via libera dall’Ue

(Bruxelles) – “Elevati livelli di sofferenze in alcuni Stati membri stanno gravando sui bilanci delle banche e ostacolando la loro capacità di concedere prestiti a imprese e famiglie. Le misure previste dalle autorità ungheresi e italiane, e approvate dalla Commissione, dimostrano che gli Stati membri stanno dedicando una sempre maggiore attenzione a questo problema, e confermano la possibilità di progettare soluzioni che non prevedano aiuti di Stato. L’efficacia di questi sistemi verrà potenziata dall’affiancamento di riforme nel settore bancario e nell’economia in generale”. Dalle parole del vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, emerge il nulla osta alla bad bank italiana e il sì formale al piano messo a punto dal ministro Padoan per intervenire a sostegno del settore finanziario. Bruxelles specifica: “Se uno Stato membro interviene come farebbe un investitore privato e ottiene una remunerazione per il rischio assunto equivalente a quella che avrebbe accettato l’investitore privato, l’intervento non costituisce un aiuto di Stato”. Sullo Schema di garanzia statale italiano, si legge che è “stato concepito al fine di assistere le banche italiane nella cartolarizzazione e nella cancellazione dei prestiti in sofferenza dai bilanci. Una società veicolo per la cartolarizzazione, privata e gestita individualmente, acquisterebbe dalla banca i prestiti in sofferenza, li raggrupperebbe e venderebbe a investitori i titoli relativi alle attività cartolarizzate che detiene a diversi livelli di rischio”.

L’obiettivo “è attrarre un’ampia gamma di investitori, incentivare le banche a recuperare i prestiti in sofferenza nel più breve tempo possibile e incrementarne la liquidità”. La valutazione effettuata dalla Commissione “ha evidenziato che le garanzie statali sui titoli senior saranno remunerate ai livelli di mercato in base al rischio assunto, avranno cioè una remunerazione accettabile per un operatore privato alle condizioni di mercato. Questo sarà garantito in particolare dai seguenti elementi”. In sostanza lo Stato italiano “assumerà un rischio limitato”, inoltre “sarà il mercato a testare e confermare la distribuzione del rischio delle tranche e l’assetto dei veicoli di cartolarizzazione prima che lo Stato assuma un qualsiasi rischio”. In terzo luogo “la remunerazione dello Stato per il rischio assunto sarà ai livelli di mercato”. Sulla base di queste considerazioni la Commissione “ha concluso che la misura non costituisce un aiuto di Stato ai sensi della normativa Ue in materia”.