Salute

Giornata lotta all’Aids: Medici Africa Cuamm, occorre rafforzare sistema sanitario

Il 1° dicembre sarà una giornata di mobilitazione in Africa, dove il problema dell’Aids è più che mai attuale. A Beira, in Mozambico, una grande marcia porterà in strada migliaia di persone, tra cui anche tutti gli operatori di Medici con l’Africa Cuamm; ma anche nelle diverse sedi di progetto sparse per il continente, sono previsti momenti di festa, incontro e sensibilizzazione. Nel corso del 2015 sono oltre 15.700 le persone messe in trattamento antiretrovirale da Medici con l’Africa Cuamm, che da sempre si impegna nella lotta contro l’Hiv/Aids. Era il 1985 quando, nel corso della conferenza dei medici tanzani a Tosamaganga, un team di medici italiani e tanzani del Cuamm, per la prima volta, parlava di Aids in Africa. A distanza di oltre trent’anni molte persone in Africa ancora non sono consapevoli dei rischi che corrono o di quello che possono fare per evitare il contagio. “Nei 7 paesi dell’Africa sub-sahariana in cui operiamo – spiega don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – lottiamo contro l’Hiv/Aids intervenendo sul rinforzo del sistema sanitario locale, a tutti i livelli: dalla promozione del test, all’erogazione del trattamento, fino all’assistenza psico-sociale delle persone sieropositive. Puntiamo su ‘interventi chiave’, come la prevenzione della trasmissione madre-figlio, la prevenzione tra gli adolescenti e lo sviluppo di procedure coerenti con le nuove linee guida del ‘test & treat'”.

Nelle regioni di Shinyanga e Simiyu, nel Nord della Tanzania, è iniziato nel mese di novembre 2016 un programma che in cinque anni si propone di mettere in trattamento 20mila persone sieropositive con l’approccio del Test & Treat, il più innovativo, suggerito dalle linee guida internazionali. Lavorando nei centri di salute di Beira, la seconda città del Mozambico, il Cuamm svolge attività di test, trattamento e follow-up delle persone malate di Hiv/Aids. Oltre che garantire il servizio di sportelli informativi e di trattamento specifici per gli adolescenti, il Cuamm incoraggia la formazione di associazioni di “attivisti per la salute”, che in città fanno teatro di strada, cercano casa per casa le persone che abbandonano le cure e offrono ascolto e assistenza medica. Nel Nord dell’Uganda, nella regione della Karamoja, il Cuamm sostiene il progetto del Governo Eliminating Mother to Child Transmission, che vuole impedire la trasmissione del virus dalla madre al neonato nel corso della gravidanza.