Lotta agli abusi

Pedofilia: arriva “Coco” alla Festa del Cinema di Roma. Presentazione con don Di Noto (Meter)

La pedofilia sul red carpet della Festa del Cinema di Roma. È di Veronica Succi, regista siciliana, il cortometraggio “Coco” che sarà presentato venerdì prossimo, 21 ottobre alle ore 10.45 presso lo Studio 3 dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, insieme a don Fortunato Di Noto, sacerdote e fondatore dell’Associazione Meter Onlus . Seguirà un dibattito sulla pedofilia e la pedopornografia. Meter – si legge in una nota – ha sostenuto il film, che vanta un cast d’eccezione: l’attrice “almodovariana” Antonia San Juan, Federico Rosati, il piccolo Flavio Cavaliere, Claudio Botosso, Eva Basteiro. La collaborazione tra Meter e Veronica risale al 2014, quando la regista ha girato lo spot contro la pedofilia voluto da Meter. Un altro spot è stato preparato nel 2015 e donato a Papa Francesco. Quella narrata in “Coco”, che avrà un sequel nel film “Parvus”, per la regia sempre di Succi, è la storia di un bambino, figlio di una prostituta, venduto ai clienti della madre. Il bimbo, per sopravvivere, cerca rifugio nell’arte, divenendo un’artista transessuale.  Coco è uno “spin-off” del prossimo lungometraggio dal titolo “Parvus”, thriller che affronta il tema della pedofilia denunciando una realtà sconosciuta: l’esistenza di organizzazioni internazionali di pedofili a sostegno del loro vizio. Protagonista sarà Daniele, uomo comune con un segreto inconfessabile: la sua attrazione per bambini. In “Parvus”, accanto all’attore che interpreterà Daniele, ci saranno, tra gli altri, Antonia San Juan e Federico Rosati.  L’idea del progetto nasce da un’esperienza personale della regista che, a soli venticinque anni, ha conosciuto un pedofilo che in uno sfogo si è confidato con lei. Il tutto, poi, è stato sviluppato con collaborazione della scrittrice e sceneggiatrice Olga Martì: “Parvus è la storia che non avrei mai voluto scrivere, ma è la prima che ho scritto, che vale la pena di raccontare…”. Per don Di Noto, “è epocale che si parli di pedofilia in un festival cinematografico di respiro internazionale come la Festa del Cinema di Roma”.