Carità

Papa Francesco: udienza, “benessere” rende “insensibili alle esigenze degli altri”

foto SIR/Marco Calvarese

“Una delle conseguenze del cosiddetto benessere è quella di condurre le persone a chiudersi in sé stesse, rendendole insensibili alle esigenze degli altri”. Lo ha denunciato il Papa, nella catechesi dell’udienza generale di oggi, incentrata sul doppio imperativo: “Dar da mangiare agli affamati. Dar da bere agli assetati”. “Si fa di tutto per illuderle presentando modelli di vita effimeri, che scompaiono dopo qualche anno, come se la nostra vita fosse una moda da seguire e da cambiare a ogni stagione”, ha proseguito Francesco: “Non è così. La realtà va accolta e affrontata per quello che è, e spesso ci fa incontrare situazioni di bisogno urgente”. “È per questo che, tra le opere di misericordia, si trova il richiamo alla fame e alla sete”, ha spiegato il Papa: “Dare da mangiare agli affamati – ce ne sono tanti, oggi – e da bere agli assetati”. “Quante volte i media c’informano di popolazioni che soffrono la mancanza di cibo e di acqua, con gravi conseguenze specialmente per i bambini”, ha sottolineato Francesco.