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Diocesi: mons. Leuzzi (Roma) a universitari: “corriamo la staffetta dell’umiltà per rinnovare il mondo”

È l’umiltà della ricerca, con lo sguardo rivolto verso Cristo, fattosi bambino per amore dell’uomo, il filo conduttore della ormai tradizionale lettera mensile agli universitari di Roma, scritta per gennaio, dal vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, delegato per la Pastorale universitaria diocesana. “Quel Bambino, – spiega nella missiva il vescovo Leuzzi – che piange, che sorride, che non dorme la notte, come tutti i bambini, ci ridimensiona! Sì, la mente può pensare tutto e il contrario di tutto, ma la realtà è un’altra cosa. Noi pensiamo che il razionale è reale, ma anche il pensiero delirante lo è! Quel Bambino ci ridimensiona! Come posso iniziare a ridimensionarmi per evitare di cadere nella trappola del pensiero delirante? Io ho scelto di seguire la strada del ‘mihi videtur ut’, ‘a me sembra che’. È la via del ridimensionamento del nostro io per aprirsi alla realtà nella sua pienezza”. Il presule spiega che il “ mihi videtur ut” è lo stile di chi serve umilmente la verità, e che una volta scoperta, non si lascia travolgere dalla notorietà e dalla pubblicità, ma rimane nel silenzio per proseguire nella sua ricerca. “Il mondo – continua monsignor Leuzzi – ha bisogno di uomini e donne che hanno nel cuore e sulle labbra questa meravigliosa introduzione del proprio dire: mihi videtur ut! È l’espressione di chi sa che prima di te e dopo di te la storia proseguirà. A te il compito di portare il testimone della lunga staffetta della storia. Gesù Bambino ti affida questo testimone: non perderlo o non farlo cadere lungo la corsa, perché si creerebbe un grande vuoto. Torna alla Grotta di Betlemme e rinnova a Gesù la tua disponibilità ad essere testimone della grazia e della verità. È un dono per te e per tutti gli amici che ti incontreranno. Corriamo insieme nel 2016 la staffetta dell’umiltà per rinnovare il mondo! Buon Anno”.