Ddl Cirinnà

Unioni civili: Forum famiglie Marche, “un voto di coscienza”, “non indotto da interessi partiti o ideologici”

Un voto che sia “secondo coscienza” e che “non sia indotto da alcun interesse partitico e/o ideologico”. È quanto chiede Paolo Perticaroli, presidente del Forum delle associazioni familiari Marche, in una lettera inviata ai senatori e deputati eletti della regione Marche in merito al ddl Cirinnà sulle unioni civili, che sarà discusso in Senato il prossimo 28 gennaio. Nella lettera Perticaroli si augura che nel voto “non prevalgano altre motivazioni o l’affermazione dei diritti individuali, ma venga in rilievo il buon senso e il bene comune: cioè l’amore concreto per questo nostro Paese”. Il presidente ammette di essere “consapevole che nel Paese ci sono nuovi modi e stili di vita che richiedono leggi che regolamentino le nuove forme di convivenza, anche tra persone dello stesso sesso. Tuttavia, l’attuale proposta di legge, così come viene formulata, non è condivisibile e dovrebbe essere senz’altro migliorata. In particolare, la stessa definizione di unioni civili evoca, di fatto, l’equiparazione con il matrimonio e la conseguente discutibile ipotesi della stephchild adoption”. Perticaroli ricorda anche, ai parlamentari marchigiani, che lo scorso 11 luglio come Forum delle associazioni familiari Marche, “vi abbiamo invitato a un incontro in merito al ddl Cirinnà e alcuni di voi erano presenti all’evento” e si augurarono che “su questi temi etici non debba prevalere la disciplina di partito ma la libertà di coscienza”. “Informo doverosamente – aggiunge Perticaroli – che molte famiglie marchigiane parteciperanno alla manifestazione, il Family Day, che si svolgerà a Roma il 30 gennaio prossimo e lo faranno perché sono seriamente preoccupate per quanto potrà accadere nel nostro Paese approvando questa legge”. Il Forum marchigiano è composto da 23 associazioni nazionali presenti nelle Marche e da oltre 25 associazioni locali e rappresenta dunque una realtà di migliaia di famiglie.