Ddl Cirinnà

Unioni civili: Centro Studi Livatino, appello al presidente del Senato Grasso, “legge ingiusta e incostituzionale”

“Una legge ingiusta e incostituzionale”: con queste parole il Centro studi Livatino ha oggi inviato un appello al presidente del Senato, Pietro Grasso, e a ciascun singolo senatore, contro il disegno di legge Cirinnà. Primo firmatario il presidente Mauro Ronco. La sottoscrizione è ancora aperta, alle 8 di stamane le firme erano 487. Fra coloro che hanno firmato, tra gli altri, ci sono presidenti o vicepresidenti emeriti della Corte Costituzionale, docenti universitari, civilisti, magistrati della Corte di Cassazione e componenti del Consiglio superiore della Magistratura. “Il numero e l’autorevolezza delle sottoscrizioni – si legge in una nota – conferisce peso maggiore alle critiche al ddl, e fa auspicare un supplemento di riflessione da parte del Senato della Repubblica. Fra le perplessità sollevate: la sovrapposizione del regime matrimoniale a quello delle unioni civili, la cui sostanza fa parlare a pieno titolo di ‘matrimonio’ fra persone dello stesso sesso; il danno per il bambino derivante dall’adozione same sex, con la eliminazione di una delle figure di genitore e la duplicazione dell’altra; la circostanza che si giungerebbe direttamente alla legittimazione dell’utero in affitto”. “L’approvazione del ddl moltiplicherebbe – spiega il Centro studi Livatino – mortificazione e danni, anzitutto alle donne e ai bambini”.