ddl Cirinnà
“C’è una dignità in ogni persona che mai va calpestata. Siamo contrari ad ogni discriminazione, ma ci stiamo confrontando su qual è il bene del soggetto più debole in gioco”. La precisazione è di Marco Giordano, presidente di Progetto famiglia, intervenuto questa sera all’incontro sulla stepchild adoption promosso dal Forum delle associazioni familiari a Roma, a Palazzo Madama. Giordano richiama la Convenzione Onu su diritti del fanciullo e la preminenza accordata al suo bene rispetto ad altri interessi. “La complementarietà padre uomo e madre donna – aggiunge – è indispensabile per il suo equilibrio: molte voci ed evidenze scientifiche lo confermano”. Dal relatore l’auspicio che il nostro ordinamento, “passato da un approccio adultocentrico ad un approccio puerocentrico, non torni indietro. La legge su adozione e affido ha trovato conferma e rilancio nella Convenzione Onu, ma con le proposte del ddl Cirinnà in materia rischiano di mettere gravemente in discussione tutto questo percorso”. “Non siamo contro nessuno ma a favore del più debole”, ha aggiunto. Deciso il no all’affido rafforzato: “Sembrerebbe una strada preferibile, in realtà cambiano i termini ma rimane la stessa problematica. La confusione ci preoccupa fortemente perché l’affido riguarda solo l’accompagnamento provvisorio di un minore per ‘traghettarlo’ di nuovo nella sua famiglia, non per sostituirla”.