Ddl Cirinnà

Stepchild adoption: Azione per famiglie nuove, “necessario equilibrio figure genitoriali maschile e femminile”

“Il ddl Cirinnà è scritto molto male perché non tiene conto del soggetto più debole, il bambino. Non si può costruire una casa su fondamenta viziate. I bambini hanno diritto a una mamma e a un papà. Non bisogna avere fretta. Facciamo un passo indietro. Prima di votare sarebbe opportuno ascoltare la voce di chi ha dedicato tutta la sua vita al tema dell’infanzia”. Così Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, ha aperto questa sera a Palazzo Madama, sede del Senato, la conferenza stampa “C’è il diritto di un figlio e non il diritto ad un figlio. Stepchild adoption, la voce delle associazioni che si occupano di adozione e affido”. Un contributo alla riflessione, lasciando parlare l’esperienza delle proprie associazioni prima dell’inizio dell’esame in Aula, sempre al Senato, del ddl Cirinnà, giovedì 28 gennaio. L’appuntamento odierno verrà seguito, giovedì, da un secondo incontro sulla maternità surrogata. Per De Palo “la stepchild adoption andrebbe stralciata” dal ddl. “Il bambino deve essere sempre messo al centro perché è l’elemento più fragile”, ha concordato Marina Zornada Veliach, vicepresidente di Azione per famiglie nuove che sta seguendo 800 famiglie che hanno adottato più di un migliaio di bambini. Per Veliach “è necessario ribaltare il diritto di un adulto ad avere un bambini a favore del diritto del bambino ad avere un padre una madre. La nostra esperienza dice che anche le ferite più gravi di un bambino possono essere guarite se c’è un rapporto sano con un padre e una madre, attraverso l’equlibrio tra figure maschile e femminile non sostituibili”.