Ebrei

Giornata della memoria: Lauder (Wjc), “pericolose forme di antisemitismo si stanno levando di nuovo nel mondo”

“Settant’anni dopo l’Olocausto, pericolose forme di antisemitismo si stanno levando di nuovo nel mondo. Di fronte alla minaccia del terrorismo islamico, stiamo vivendo tempi difficili. È nostro dovere, come cittadini globali e sostenitori dei diritti umani e civili, assicurarci che le parole ‘mai più’ siano più di un semplice slogan spesso ripetuto e ci guidano piuttosto nelle nostre azioni. Significa che dobbiamo sconfiggere l’Isis e gruppi simili che stanno compiendo atti di brutale massacro di massa”. Lo ha detto il presidente del Congresso mondiale ebraico (Wjc), Ronald S. Lauder, alla vigilia della Giornata della memoria, che si celebra in tutto il mondo il 27 gennaio. Nel 2005, le Nazioni Unite hanno designato il 27 gennaio come Giornata internazionale della memoria per commemorare le vittime della Shoah. Il World Jewish Congress prenderà parte a una serie di eventi questa settimana a New York, Parigi e Atene. A Parigi la cerimonia si svolgerà all’Unesco alla presenza del direttore generale dell’organizzazione, Irina Bokova, del presidente del Memoriale della Shoah, Eric de Rothschild, e dell’ambasciatore di Israele presso l’Unesco, Carmel Shama Hacohen. Roman Kent, presidente dell’Unione americana degli ebrei sopravvissuti all’Olocausto, sarà l’ospite d’onore della manifestazione.
Il presidente Lauder ha sollecitato anche ad avere una particolare attenzione alla situazione di precarietà vissuta da molti sopravvissuti all’Olocausto divenuti oggi molto anziani. “È importante per noi commemorare la Shoah e i sei milioni di ebrei assassinati. Ma è altrettanto importante – ha detto Lauder – affrontare la situazione disastrosa che tanti sopravvissuti si trovano ad affrontare oggi. Hanno il diritto di condurre la propria vita con dignità”. Secondo uno studio pubblicato lo scorso anno, circa la metà dei sopravvissuti al genocidio nazista vive in povertà.