Comunicazione
“L’ incontro tra la Chiesa e gli uomini avviene attraverso la comunicazione. Lo spirito missionario della Chiesa si concretizza comunicando la gioia del Vangelo, portando la misericordia e il perdono di Dio. Temi, questi, molto cari al Santo Padre, che li ha indicati in modo plastico a tutte le comunità ecclesiali, e non, con l’ indizione del Giubileo della misericordia”. Lo ricorda monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, nell’editoriale pubblicato oggi da “Avvenire”, il quotidiano dei vescovi italiani, dedicato al messaggio di Papa Francesco per la 50ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. “La misericordia, quindi, come cifra della nostra comunicazione; o, meglio, delle nostre comunicazioni, perché in un’ epoca di forti sviluppi tecnologici tante e diverse possono essere le forme con cui ci apriamo agli altri (con cui comunichiamo)”, prosegue Viganò, per il quale “l’ annuncio della misericordia – e la mediazione di un’ esperienza di misericordia – deve essere la nostra cartina al tornasole. La Chiesa che siamo chiamati a essere non può che vivere secondo le parole di Gesù, che annunciano una misericordia che sorpassa ogni legge, e non può che specchiarsi nella prassi di Gesù per assumere i suoi sentimenti, atteggiamenti e comportamenti. In questa prospettiva la Chiesa ha la responsabilità di narrare in parole e opere, in atteggiamenti e forme di vita – quindi, in comunicazione – il volto misericordioso di Dio in Cristo”.