Comunicazione
“Il tema ‘Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo’, per la 50ª Giornata delle comunicazioni sociali, mette in luce il circolo virtuoso che può crearsi tra la comunicazione e la misericordia. Da una parte la virtù della misericordia può ispirare il cuore e la mente di coloro che lavorano nel mondo della comunicazione aiutandoli ad avere una mente più illuminata nel capire a fondo i fatti e le persone e dall’altra essi possono contribuire a far crescere tra le persone e nella società atteggiamenti e sentimenti di comprensione, di compassione, di rispetto di ogni persona, di amore della verità”. Così l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia pronunciata oggi nella messa alla vigilia della memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, alla presenza degli operatori della comunicazione del territorio. “Mantenere vive nel cuore motivazioni e valori grandi può sostenerci a continuare a fare la nostra piccola parte per ‘creare ponti, favorire l’incontro e l’inclusione, arricchendo così la società”, ha evidenziato il presule che ha rilanciato l’invito del Papa “a gettare gocce di misericordia dentro la nostra attività quotidiana”. “Possiamo diffondere la misericordia – ha proseguito – anche scegliendo ‘con cura parole e gesti per superare le incomprensioni, guarire la memoria ferita e costruire pace e armonia’. Sappiamo tutti quanto le parole e le immagini siano strumenti che hanno un grande potere. Possono diventare armi che feriscono, anche mortalmente, o vere medicine che guariscono dalle ferite che portiamo nell’anima e nella memoria. Penso non occorrano esempi per riconoscere quanto sia realistica questa constatazione. Possono, invece, ‘far crescere la comunione e, anche quando si deve condannare con fermezza il male, si cerca di non spezzare mai la relazione è la comunicazione’”.