Inghilterra

Anglicani: Gafcon su Chiesa episcopale sospesa, “è solo l’inizio”. “Ci sono molte cose che ci preoccupano”

Gli arcivescovi della Gafcon, la rete che riunisce l’anima più “tradizionalista” della Comunione anglicana, esprimono la loro soddisfazione per la decisione presa dai primati a Canterbury di sospendere la Chiesa episcopale statunitense per tre anni ma, in un comunicato diffuso ieri sera e firmato dai reverendi Eliud Wabukala e Peter Jensen, rispettivamente presidente e segretario generale della Gafcon, affermano: “Questa azione non deve essere vista come una fine ma come un inizio”. “Ci sono molte altre cose che ci preoccupano”. Tra queste la Gafcon cita il mancato riconoscimento da parte dei primati anglicani del fatto che anche la Chiesa anglicana del Canada (Acoc) ha consentito la benedizione di unioni omosessuali e l’ordinazione di preti che vivono relazioni omosessuali. “Noi temono – si legge nel comunicato – che altre province facciano lo stesso”. Gli arcivescovi della Gafcon fanno quindi notare come fin dall’inizio, la crisi nella Comunione, causata dalle decisioni della Chiesa episcopale statunitense e della Chiesa anglicana del Canada, ha evidenziato il fatto che “gli strumenti anglicani di unità non sono stati in grado di custodire la verità biblica e ristabilire l’ordine divino” e ciò induce ad avere oggi “dubbi circa l’efficacia delle sanzioni che sono state concordate”. “In particolare – aggiunge il comunicato -, si deve riconoscere che la rottura continua della Comunione non è semplicemente il risultato di un fallimento dei rapporti, ma è causato dal rifiuto persistente della fede biblica e apostolica”. “Siamo quindi delusi dal fatto che la Dichiarazione finale dei primati non fa alcun riferimento alla necessità di pentimento”.