Rifugiati

Ordine di Malta: Festing, serve azione comune per affrontare crisi rifugiati

Durante l’udienza al Corpo Diplomatico accreditato, il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Matthew Festing, ha lanciato oggi un forte appello per un’azione urgente per affrontare la crisi dei rifugiati. “L’Unione europea – ha detto – deve lavorare insieme per predisporre una politica comune e procedure amministrative più veloci per gestire questa crisi umanitaria e riconoscere i suoi valori chiave: proteggere le vite, tutelare la dignità umana e promuovere la tolleranza”. Deplorevole “che i rifugiati in fuga dalla guerra siriana siano costretti a raggiungere l’Europa con mezzi che mettono in pericolo le loro vite”. Rivolgendosi agli ambasciatori, Festing ha sottolineato l’imperativo di aumentare il sostegno a quei Paesi che da anni sono in prima linea nell’affrontare la crisi umanitaria: Libano, Giordania e Turchia, dove la popolazione rifugiata siriana è oramai ridotta allo stremo. Il dialogo – fondamento della missione dei rappresentanti della diplomazia e strumento primario per costruire ponti di pace fra i popoli e i governi – “è chiamato ad una sfida enorme, indebolito da ostacoli di paura e sfiducia, “un’amara eredità della nuova offensiva fondamentalista in molte parti del mondo”. Presente in Iraq, Siria, Turchia, nel corso del 2015 l’Ordine di Malta ha intensificato i progetti per portare soccorso alle popolazioni in fuga lungo la rotta balcanica. Le associazioni di Ungheria e Austria hanno concentrato i loro sforzi per assistere le decine di migliaia di rifugiati in transito, e l’associazione tedesca ha proseguito nelle sue attività di assistenza e integrazione. Anche il Corpo italiano di soccorso si è attivato per rispondere alle nuove emergenze e poche settimane fa ha esteso la sua missione in mare dal Canale di Sicilia al Mare Egeo. Con 106 relazioni diplomatiche e 59 strutture nazionali, l’Ordine di Malta è presente in 120 Paesi del mondo, con attività medico-sociali, mense per i senza-tetto, ospedali e orfanotrofi. Il suo corpo di soccorso internazionale interviene in caso di emergenza o disastro ambientale e partecipa agli interventi di ricostruzione di intere comunità. Nel prossimo maggio, l’Ordine parteciperà a Istanbul al World Humanitarian Summit.