Fini e confini d’Europa: Calais e Lampedusa, unione di europei. Preghiera, appello alla coscienza

I giorni della festa della Madonna di Porto Salvo (22 e 23 settembre), patrona di Lampedusa, vedono sull’isola la contemporanea presenza di delegazioni della Chiesa cattolica in Francia ed Italia, che con l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, assistono anche quanti già cittadini europei si muovono da una nazione all’altra. Sono così presenti mons. Jean Paul Jaeger, vescovo della diocesi di Arras (nel territorio della sua diocesi si trova Calais); padre Carlos Caetano, Direttore della pastorale migratoria; don Ferruccio Sant, coordinatore delle Missioni Cattoliche Italiane in Francia. A rappresentare le diocesi di Italia il vescovo mons. Guerino Di Tora, presidente della Fondazione Migrantes della Cei e il direttore della stesso organismo pastorale mons. Giancarlo Perego. Ad accogliere questi amici il vescovo di Agrigento, Card. Francesco Montenegro, coadiuvato dai preti che attualmente sono presenti sull’isola: don Gianluca Arcuri e don Mimmo Zambito.

Con le due porte sante del giubileo della misericordia, porta del Santuario e Porta d’Europa, porte aperte notte e giorno e mai chiuse, l’isola stessa è segno di apertura e promozione, come le braccia spalancate del Cristo del Mediterraneo, dono che papa Francesco, ricevutolo in dono a Cuba, ha voluto porre nella chiesa parrocchiale. Tanti gli incontri e le visite previste. Il primo cittadino dell’Isola, il sindaco dott.sa Giusy Nicolini, prospetta un proficuo scambio di opinioni con la delegazione d’oltralpe.  Con i lampedusani nei giorni 22 e 23 settembre, fedeli fra i fedeli e come ministri del culto, le rappresentanze ecclesiali si rivolgeranno in preghiera alla Madonna di Porto Salvo, affidando migranti e marittimi, personale delle marinerie militari e del soccorso in mare, operatori dei porti e pescatori. I giorni intensi e brevi della presenza delle due delegazioni, prenderanno il via dalla visita al centro di primo soccorso e accoglienza di Contrada Imbriacola. Successivamente a tappe brevi ma dense, previsti tra gli altri significativi incontri anche contatti con il Comandante dell’Ufficio circondariale Marittimo di Lampedusa Tenente di Vascello della Guardia Costiera Paolo Monaco; con esponenti del Forum Lampedusa Solidale; con gli operatori del Progetto Mediterranean Hope della Federazione Chiese Evangeliche in Italia; con i volontari degli uffici diocesani di Caritas e di Migrantes e le Suore di don Morinello che, come insieme altri, operano tutti a  sostegno dei diritti di cittadinanza dei lampedusani, residenti e in transito. Prevista anche una visita al Molo Favaloro, porta di accesso alla libertà e cittadinanza europea, e una sosta al cimitero per una commemorazione dei migranti li sepolti.

Leggi la notizia completa