Don Marco Mori: Cari giovani, conservate la bellezza di un cuore inquieto

Il direttore dell'Ufficio per gli oratori i giovani e le vocazioni scrive una lettera aperta ai giovani che hanno partecipato alla Gmg e agli adulti (sì, perché il Papa ha parlato anche a loro)

Ciao ragazzi. Siete tornati, finalmente. Non ne vedevamo l’ora. Vi abbiamo guardato e, soprattutto, ascoltato in questi giorni di mondo a Cracovia. Siete belli, e lo sapete; ma questo non basta. I giorni di Cracovia (anche rispetto ad altre Gmg) sono stati segnati da due passaggi che rappresentano il bello e il futuro, ciò che abbiamo vissuto e ciò che ci manca ed è messo, ora, nelle vostre mani.

Se dovessi fare una classifica della bellezza di questa settimana, al primo posto metterei le vostre domande. Tante, molte dirette, ancora di più quelle meditate. Come darvene torto? Eravamo in un paese in cui le domande vanno conservate, anche quelle più fastidiose, perché se non rimane in testa e nel cuore qualche domanda dopo Auschwitz è un disastro: l’umanità senza domande e senza ricerca rischia di affidarsi alle ideologie della morte e dell’assurdo.

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