Sabato sera alle 18,53 stavo preparando la messa e i battesimi quando tutto ha cominciato a ballare.
Con decisione ho detto a tutti di andar fuori in strada e ho visto le oscillazioni dei pali della luce, delle macchine… uno scossone più forte ed è saltata la luce. Buio profondo, persone che correvano in strada, qualche pezzetto di cornicione che cadeva… Una delle vecchiette mi si è attaccata alla cintura e non mi mollava.
In dieci anni di Ecuador ho sentito parecchi terremoti… ma questa esperienza è stata fortissima.
Ancora non abbiamo un dato esatto dei morti, dei feriti, delle famiglie rimaste senza casa. Stiamo organizzando la generosità di tante persone… tutti vorrebbero fare qualcosa.
È stata un’esperienza scioccante per varie ragioni. Con tutto il mito della tecnica e della scienza, ci si rende conto che ci sono forze tremendamente più grandi di noi. E dei colpi che non si possono evitare: non siamo invincibili.