A Padova aperta la Porta della carità in piazza Duomo

Domenica 6, dopo la chiusura della Porta santa della Cattedrale, il vescovo Claudio ha aperto la Porta della carità: un appartamento, in piazza Duomo a Padova, destinato ad accogliere persone in difficoltà.

Si chiude una porta, si apre una casa. Un segno di continuità per una chiesa che interpreta il proprio essere popolo di Dio come un cammino che non può avere soluzione di continuità, che deve manifestarsi, rinvigorirsi, trarre alimento dalle opere. L’anno giubilare è tempo di grazia, che impone anche cambiamenti, conversioni, esami di coscienza di come la comunità ecclesiale sia orientata a Cristo.

La notizia è semplice e ancora non compiuta nelle sue articolazioni, ma è una scelta ormai fatta: la diocesi vuole aprire una Porta della carità, destinando un appartamento di sua proprietà, in piazza Duomo a Padova, a persone in difficoltà. Tutto qui. Anche se non è certo poco, perché la scelta rappresenta un segnale inequivocabile di come la chiesa locale interpreti la carità (nel senso alto del termine) come un frutto dell’anno della misericordia.

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