Immigrazione: tre proposte

Nell'editoriale del numero 39 di "Voce" padre Toffari rilancia tre proposte: il rilascio di un permesso umanitario a chi arriva in attesa che nei Paesi di origine si risolvano le situazioni interne; un dignitoso rimpatrio in quegli Stati con cui l’Italia e gli Stati europei hanno trattati di remissione; il potenziamento di corsie preferenziali per chi ha diritto alla protezione internazionale

Non si può negare che l’attuale situazione “immigratoria” stia generando situazioni non certo piacevoli, gli ultimi eventi di Chiari lo confermano, che oltre alla gravità intrinseca e al disagio dei cittadini, si prestano anche a strumentalizzazioni tutt’altro che corrette. Vorrei che tentassimo una riflessione su quattro punti, che, anche dalle pagine di “Voce”, sono sempre stati portati avanti.

Già all’inizio di questa seconda ondata di arrivi di richiedenti protezione internazionale, segnalammo che il problema non poteva essere risolto dalla sola Italia. Ma come al solito l’immigrazione ha svolto il suo ruolo di evidenziare i problemi del mondo a cui si rivolge e l’Europa ha rivelato il suo egoismo e la sua ipocrisia pagando purché solo alcuni Stati (Italia, Turchia e Grecia) si facessero carico del problema. E davanti all’Europa che ci ha “tirato un bidone” (ministro Alfano), giù il cappello al nostro Stato per le vite umane che è riuscito a salvare.

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