Samir ai sacerdoti: «Osare di più nel dialogo con i musulmani»

L’incontro diocesano con l’esperto gesuita. Sull’Isis: «Se vogliamo la pace, ci vuole una forza militare». L’invito a «ripensare il Corano». Un pensiero per padre Dall’Oglio

Offrire amicizia, visitare le famiglie, coinvolgere i ragazzi nell’oratorio, creare un legame con i genitori nelle scuole: impegni come questi, da parte delle parrocchie, verso i musulmani possono essere un fattore positivo di accoglienza e integrazione. Ma serve «osare di più nel dialogo», una «pastorale coraggiosa», fatta ad esempio anche di corsi di lingua italiana o di teatro. Nella consapevolezza che l’Islam è una realtà complessa, con un «progetto globale», dove «tutto nella vita delle persone è religione», e che «occorre aiutare i musulmani a reinterpretare il Corano».

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